Progetto NAS.CIT.A. al futuro

Progetto NAS.CIT.A. al Futuro
Logo del Progetto NAS.CIT.A. al Futuro

Il progetto, selezionato con il Bando TERZO SETTORE 2022 da Regione Lombardia e sviluppato tra settembre 2022 e luglio 2023, aveva l’obiettivo generale di promuovere, presso la fascia giovanile della popolazione, sui territori in cui era operante il partenariato, una cultura della vita, come specifico ambito di cittadinanza attiva e responsabile, per raggiungere complessivamente almeno 100 giovani dai 14 ai 35 anni.

Hanno partecipato al progetto: CAV Ambrosiano (capofila), Casa di Accoglienza Belgioioso, CAV Desenzano, CAV Mantova e CAV Pavia.

L’obiettivo è stato ampiamente realizzato poiché il progetto, collaborando con le realtà giovanili/agenzie educative territoriali, ha coinvolto oltre 1.350 ragazzi e giovani fra i 14 e i 35 anni con 18 diverse proposte di sensibilizzazione. Di questi ragazzi/giovani, quasi 180 hanno attivamente realizzato un’esperienza di volontariato. Complessivamente, il progetto ha lavorato con ben 65 realtà giovanili/agenzie educative di cui 33 parrocchie: oratori e gruppi giovanili parrocchiali; 7 gruppi appartenenti a movimenti giovanili: scout, gioventù francescana, ecc; 20 istituti scolastici; 1 università; 1 casa di accoglienza per adolescenti; 3 realtà di secondo livello: FOM, AC, Ufficio IRC.

In una prima fase d’avvio i volontari operatori degli enti partner hanno intrapreso un percorso introduttivo di 9 incontri volto a promuovere:

  1. una conoscenza vicendevole per approfondire la realtà interna ed esterna di ogni partner con il focus sul volontariato (giovanile, in particolare);
  2. il confronto e la formazione, con un team di professionisti esperti, su forme, contenuti, metodi e tecniche per dialogare proficuamente con i giovani.

Gli operatori degli enti partner hanno così sviluppato nuove conoscenze e una riflessione più ampia rispetto al modo giovanile, in relazione alla propria ed in confronto con le altre realtà territoriali. Da questo punto di vista, inoltre, nei volontari “veterani” si è stimolata una riflessione di maggiore comprensione ed apertura nei confronti del mondo giovanile.

In una seconda fase si sono elaborati dei “format” cioè proposte base su cui sviluppare momenti di sensibilizzazione/conoscenza ed esperienze di volontariato, da proporre ai giovani tramite la collaborazione con le realtà giovanili/agenzie educative di ciascun territorio.
Ciò ha consentito agli operatori degli enti partner, di avere a disposizione una sorta di “cassetta degli attrezzi” per lavorare con il mondo giovanile e realizzare un’armoniosa integrazione del volontariato già operante con nuovo volontariato giovane.

La terza fase di progetto è stata caratterizzata dalla realizzazione dei momenti di sensibilizzazione e delle esperienze di volontariato tramite l’attuazione dei format, adattati alle situazioni concrete anche con la partecipazione dei giovani stessi.

Le proposte hanno accompagnato i ragazzi/giovani verso l’acquisizione di una capacità progettuale e una visione prospettica della vita, con un occhio di riguardo per la prevenzione e riduzione di comportamenti poco responsabili e di isolamento in ambito giovanile, migliorando la consapevolezza di sé (anche al fine di un maggiore “sano” protagonismo) e la consapevolezza rispetto alla specifica problematica sociale, presente nel territorio in cui vivono, della maternità fragile.
I riscontri dei ragazzi e dei loro responsabili, sia per ciò che riguarda i momenti di sensibilizzazione sia per ciò che riguarda le esperienze di volontariato, sono di apprezzamento e rivelano una crescita nella consapevolezza di sé e dell’altro.
Una fascia giovanile di difficile coinvolgimento è risultata quella universitaria e delle giovani famiglie (20-35 anni) per le quali si è verificata una maggiore dispersione nei contatti, con conseguente lentezza nell’aggancio dei gruppi: nell’arco del progetto si sono raggiunti solo 6 universitari con un’iniziativa di sensibilizzazione e contattati 4 gruppi parrocchiali di giovani famiglie con cui però si è riusciti ad avere appuntamenti concreti solo oltre il termine del progetto.

I format e le realizzazioni degli stessi sono stati documentati tramite schede descrittive che ora vengono messe a disposizione di tutti i CAV lombardi, per favorire lo scambio di buone prassi, attraverso la pubblicazione su questo sito di FederVita Lombardia:

Non pensiamo di rendere la ricchezza delle esperienze vissute in queste schede riassuntive, ma è un primo passo per una condivisione che possa ampliare la riflessione dei CAV, non solo quelli partecipanti al progetto, sul mondo giovanile e sull’importanza di coinvolgerlo in esperienze di vita e cittadinanza attiva sensibilizzandolo sul valore della vita.

Alcuni format sono stati realizzati mentre altri sono rimasti a livello di proposta che, magari però, non ha ancora incontrato l’interesse di qualcuno. Pubblichiamo anche questi format rimasti solo “sulla carta” perché riteniamo che lo sforzo della riflessione fatta per ideare le proposte da parte di chi, da tanti anni, è volontario, abbia un valore che può esprimersi magari in un tempo ed uno spazio diversi da quelli in cui sono nate.

Speriamo che questo spazio virtuale di proposte da realizzare con i giovani possa arricchirsi di tanti altri progetti ed esperienze e sia solo l’inizio di una lunga serie…