Il CAV di Como e FederVitaLombardia piangono Don Roberto Malgesini

18/09/2020

«Da ieri mattina su Como è calata una strana atmosfera: di incredulità, di sgomento, di disorientamento… Un sacerdote viene ucciso, lo sappiamo, non è il primo, …neanche riuscire a portarlo in ospedale, era già morto, ucciso da una di quelle mani a cui lui aveva teso la sua più volte…
Tra ieri e oggi sono state spese tante, forse troppe parole perché, si sa, ci si accorge spesso della mancanza di una persona, di quello che fa solo quando questa non c’è più; se poi se ne va in modo così cruento, i pensieri che vengono espressi sono moltiplicati all’ennesima potenza, qualcuno anche inutile, fuori luogo o di circostanza.
Conoscevo bene don Roberto: oltre che ad essere un sacerdote della parrocchia di San Rocco accorpata alla mia dedicata a San Bartolomeo, ci si siamo sentiti diverse volte come CAV-Centro di Aiuto alla Vita per condividere situazioni di fragilità e riguardanti donne (di cui lui si occupava meno perché la presenza straniera maschile è in netta maggioranza).
Ci incontravamo spesso lungo la via Milano, è stato anche vicino a mio papà nei pochi giorni precedenti la sua “partenza” perché vicino di letto in ospedale di un ragazzo problematico ricoverato e completamente solo e del quale lui solo si era fatto carico.
Alla città mancherà non perché personaggio di spicco, non perché si faceva volentieri fotografare e mettere in prima pagina, non perché quello che faceva veniva considerato importante, ma perché ora mancherà quello che faceva, con una delicatezza, riservatezza e quasi sottovoce (così era il suo tono quando ti parlava) che quasi commuoveva e che ti infondeva tanta serenità.
Ciao don! Guardaci da lassù e sostieni tutti coloro che si danno per gli altri, senza cercare notorietà, senza secondi fini, ma solo perché il donarsi agli altri è l’obiettivo principale che muove il tuo motore interno, il cuore…»

Daniela Matarazzo – Presidente del CAV-Centro di Aiuto alla Vita di Como

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