Progetto MATER - Donne e maternità fra cura e cultura

Federvita Lombardia-APS, Diocesi di Brescia (Ufficio per la Famiglia e ASDBS – Archivio Storico Diocesano di Brescia), CAV Brescia 2, CAV Il Dono Brescia, Fondazione Ambrosiana

In collaborazione con:
Rete CAV-MPV provincia di Brescia (CAV Calvisano, CAV Capriolo, CAV Chiari, CAV Desenzano, CAV-MpV Manerbio Bassa Bresciana, MpV di Gardone VT e Bassa Valtrompia), Libreria Paoline-Brescia, Associazione Famiglie Numerose, Associazione Family Day, Parrocchia di San Faustino, Parrocchia di San Gottardo, Ufficio Scolastico Territoriale – UST di Brescia

Con il patrocinio di:
Comune di Brescia, Università Cattolica S.C.- sede di Brescia., Il Pellicano APS

Sponsor:
Gi.Vi., Regesta, Fraternità Sistemi, Pasticceria Bicelli, Officina dei Podcast, BBCC Brescia

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mater-logo

Evento parte delle Manifestazioni di Bergamo-Brescia Capitali della Cultura

Programma

Volti di maternità

Attori: Laura Del Buono, Luciano Bertoli
Accompagnamento musicale: M° Federico Bianchetti, violoncello

Chiesa di Santa Maria del Carmine (Brescia)
3 maggio 2023, ore 20.30

Maternità, che capolavoro!

Museo Diocesano, via Gasparo da Salò, 13, 25122 Brescia
5-21 maggio (lu, ma, gio, ve, sa, do 10-13 e 15-18. Mercoledì chiuso)
Curatrice: Maria Pia Sacchi, Vice Presidente FederVita Lombardia-APS, già Ricercatrice presso l’Università degli Studi di Pavia

Mostra di arte e iconografia contemporanea provenienti: dalla Collezione di Arte Contemporanea dell’Istituto Paolo VI di Concesio, da Paola e Davide La Fede, iconografi e già docenti presso l’Accademia S. Giulia di Brescia, dall’artista Gianni Turin.

La mostra verrà accompagnata da podcast: uno generale introduttivo e 16 pillole per ogni quadro e icona.
I podcast saranno ascoltabili attraverso il proprio cellulare, è necessario munirsi di auricolari.

Inaugurazione: 5 maggio 2022 ore 16
Introduce Elisabetta Pittino, presidente FederVita Lombardia
Intervengono:
* Maria Pia Sacchi Mussini, curatrice della mostra
* don Raffaele Maiolini, Vicario Episcopale per la Cultura della Diocesi di Brescia, sul tema Maternità e arte
* Paolo Sacchini, Direttore Istituto Paolo VI
* Mauro Salvatore, Direttore Museo Diocesano
* Sandro Gazzola, Docente di Storia dell’Arte, Critico e Storico dell’Arte
Entrata libera

Sabato 13 maggio
ore 16.00 : Una donna vestita di sole. Concepimento, gravidanza e maternità nell’iconografia, Paola e Davide La Fede, iconografi e missionari
ore 16.30 : Parole di Vita, don Carlo Tartari, Vicario Episcopale per la Pastorale e i Laici
A seguire : visita alla mostra guidata dai coniugi La Fede.
Entrata libera

Mostra documentale sulla maternità spirituale –Sante Madri e madri sante

11-21 maggio
Presso ASDBS-Archivio Storico Diocesano di Brescia (via G. Rosa, 30-25121 Brescia)
Entrata libera (durante gli orari di apertura al pubblico dell’ASDBS: lu-ve 9-12.30)

Inaugurazione:giovedì 11 maggio 2023 ore 17 con visita guidata a cura degli studenti delle classi III e IV del Liceo Arici.

Per Informazioni: mater.curacultura@gmail.com

La cultura nel grembo di una donna

La cultura, da colere, cioè coltivare, si sprigiona dall’etica della cura generata dall’etica della maternità che si apprende nel tempo silenzioso ed “oscuro” del concepimento e durante la gestazione. La “cultura” viene dalla cura che la donna ha verso l’altro, cioè il figlio, straniero per eccellenza.
La cura diventa così il legame tra generazioni, passato, presente e futuro.

Questo legame di cura si realizza in pienezza solo grazie ad una alleanza tra maternità e paternità, che rende possibile il rispetto della reciproca dignità e l’apertura all’altro da sé.

La cultura o è cultura della vita o non è.
La gravidanza si pone come archetipo di ogni possibile solidarietà, principio e modello di ogni apertura all’altro e di ogni relazione di cura.

L’abbraccio, unico e irripetibile, di nove mesi tra madre e figlio nel grembo materno è principio e fondamento ontologico di ogni uomo e donna e quindi della società. Di una società felice, inclusiva, produttiva, creativa, accogliente, che sta bene. Il nostro (di ogni uomo e donna) essere in relazione-comunicazione, ogni nostra apertura all’altro, nasce strutturalmente nei nove mesi della gravidanza.

La madre-donna è il luogo dell’e-ducare, del condurre fuori. La donna è limite che permette di andare oltre il limite, di aprirsi all’altro.
La donna ha quindi il privilegio di essere colei che trasmette la cultura umana nel senso più profondo e completo.