Mons. Pierantonio Tremolada, vescovo di Brescia

12/11/2019

, ha incontrato la rete dei CAV-MpV di Brescia e provincia, insieme alla Presidente di federVita Lombardia-APS, dott.ssa Elisabetta Pittino presso Aula Morstabilini del Centro Pastorale Paolo VI – Brescia

“Mi ha fatto molto piacere ascoltarvi, guardare i vostri volti… state facendo qualcosa di grande che fa onore alla chiesa” ha detto il Vescovo ai 100 volontari della Rete CAV-MpV di Brescia, accompagnati da Mario ed Egle Sberna, vice direttori dell’Ufficio per la Famiglia della Diocesi di Brescia e dalla presidente di FederVita Lombardia-APS, la bresciana Elisabetta Pittino, riuniti al Paolo VI il 12 novembre scorso.
“Amore, bellezza, speranza, fiducia in Dio e nel cuore dell’uomo, amicizia che esprime la capacità di accogliere la diversità” sono necessarie “per capire cos’è l’esperienza della vita” ha rilanciato Mons. Tremolada, sottolineando il “rischio molto serio dell’assuefazione” di comportamenti contro la vita nella società di oggi. “Come mai si arriva a fare certe scelte contro la vita?” si è chiesto il vescovo di Brescia che ritiene “inconcepibile e illogica” la scelta dell’aborto. “Sono convinto che aiutare una donna a non abortire significa farle del bene” ha aggiunto.
Vanno aiutate “le persone a conoscere” perché “non c’è libertà senza coscienza” ha esortato il prelato invitando i volontari presenti a continuare il lavoro educativo e formativo a partire da pre-adolescenza, adolescenza e giovinezza: “Se vogliamo custodire la vita dobbiamo difendere quella nel grembo, ma precedentemente bisogna fare capire il valore della vita a livello educativo”.
Don Maurizio Funazzi, incaricato regionale della Pastorale della sanità, ha fatto presente al suo vescovo la necessità che i pastori parlino di “queste cose scomode”, ricordando che un’opera di misericordia è proprio istruire gli ignoranti.
In conclusione il mons. Tremolada, dopo avere ascoltato e dialogato con i presenti, ha preso l’impegno di attivare le parrocchie con alcune delle proposte concrete presentate dai volontari, di fissare un incontro annuale con la Rete CAV-MpV di Brescia e ha chiesto di “trovare un linguaggio” adeguato ad intercettare tutto il bene che c’è nelle persone, che faccia “uscire da loro la passione di vivere”, attraverso musica, teatro, arte.